Gli anni Venti e Trenta

Gli anni Venti e Trenta

Dopo gli eventi bellici del 1915-18, nel 1919-20 a seguito dei Trattati di San Germano e di Rapallo, i territori del Tarvisiano passano sotto l’amministrazione italiana. Stessa sorte tocca alla miniera di Raibl, che diviene proprietà dello Stato.
Le due branche della miniera ancora esistenti (privata e demaniale) vengono riunite in un’unica concessione, allorché Raibl II e III, poste sotto sequestro, nel 1924 vengono assegnate in esercizio per un periodo di trent’anni alla Società Anonima Miniere Cave del Predil, divenuta in seguito RAIBL – Società Mineraria del Predil spa. A capo dell’azienda viene posto l’ingegner Bernardino Nogara figura di primo piano nel campo finanziario nazionale che, in qualità di Presidente e amministratore, sarà uno degli artefici del periodo di massimo sviluppo del sito minerario.
L’ing. Bernardino Nogara avvia una fase di rilancio della miniera con investimenti economici nel campo della ricerca e dell’ammodernamento del parco macchine. Nogara porta a compimento la costruzione di una teleferica in grado di trasportare il minerale da Cave del Predil fino a Tarvisio soppiantando così i lenti autocarri dell’epoca. Nel 1926 entra in funzione una nuova centrale elettrica che sfrutta ancora una volta le acque del lago di Raibl e numerosi sono i progetti di ricerca che il neonato Centro progetti di sviluppo realizza in quegli anni. L’abitato di Raibl viene ribattezzato con il nome di Cave del Predil.
La crisi mondiale che colpisce il settore minerario agli inizi degli anni Trenta non risparmia Raibl.
Il 1° maggio 1931 la miniera si ferma a causa degli insostenibili costi di gestione uniti a motivi di sicurezza. La chiusura si protrae fino al 1933, anno in cui nuovi accordi portano al prolungamento della concessione in capo alla R.S.M. del Predil fino al 1963. Nel 1932 il giovane ingegner Giovanni Nogara, nato in Inghilterra e originario del Lago di Como, subentra al padre. Già alpino sui campi di battaglia come “ragazzo del ‘99″ il giovane mette a frutto l’esperienza acquisita in Australia, Francia e Inghilterra. Grazie alla sua lungimiranza la produzione si mantiene su buoni livelli, ma lo scoppio della seconda guerra mondiale porrà nuovamente la miniera in gravi difficoltà.